Cinema e teatro

Cinema: Il Muro di Gomma


Soggetto: Purgatori Andrea, Petraglia Sandro, Rulli Stefano
Regia: Risi Marco
Sceneggiatura: Purgatori Andrea, Petraglia Sandro, Rulli Stefano
Fotografia: Marchetti Mauro
Musica: De Gregori Francesco
Interpreti: Salani Corso, Fassari Antonello, Finocchiaro Angela, Marescotti Ivano, Fiorentini Sergio, Montini Luigi, Vetti Bruno, Barra Gianfranco, Benedetti Carla, Miglio Eliana, De Candia Mario, Sperandeo Gaetano, Artesi Benito, Cozzi Luciano, Ghislandi Pietro, Vigilante Nicola, Patanè Mario, Buzzurro Paolo, Favilla Gianluca, Ferrante Antonio, Brandon David, Curtis Jed, Zard David, Duncan Smith Susan, Garrani Ivo.
Produzione: Penta Film S.p.A., Trio Cinema & Televisione S.r.l.
Anno: 1991

La trama: Sulle tracce dei ricordi del giornalista Andrea Purgatori si ricostruisce il caso di Ustica con toni quasi documentaristici. Il 27 giugno 1980, alle ore 20.59, un DC-9 della Itavia si inabissò nel Mar Tirreno presso Ustica. A bordo 81 persone. Secondo l’aeronautica militare, nessun radar della zona registrò l’eventuale abbattimento dell’aereo. Inizialmente le ipotesi per spiegare la sciagura furono molte: un guasto improvviso un attentato, addirittura un meteorite, un missile lanciato per sbaglio o volontariamente da un aereo militare. Nel tempo, una perizia giudiziaria ipotizzò che vicino al DC-9 si trovassero a passare uno o più aerei da caccia appartenenti a nazione ignota, dai quali sarebbe potuto partire un missile. Le inchieste guidate dal giudice Vittorio Bucarelli per stabilire la paternità del missile non portarono a nulla. La stampa italiana, attraverso un’incessante attività di ricerche è riuscita a tenere sempre viva l’attenzione sul dramma, facendo trapelare che fosse stato fatto molto poco per arrivare alla verità, e molto invece per nascondere qualcosa che si celava e si cela dietro al caso.

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Teatro: I-TIGI canto per Ustica

In scena: Marco Paolini e il Quartetto vocale Giovanna Marini (Patrizia Bovi, Francesca Breschi, Giovanna Marini, Patrizia Nasini).
Scritto da: Daniele Del Giudice con Marco Paolini
Testi delle composizioni: Daniele Del Giudice, Giovanna Marini e Corrado Sannucci
Musiche originali: Giovanna Marini
Allestimento scenico: Alberto Artuso
Fonica teatrale: Marco Busetto
Assistenza tecnica: Fabrizio Piro
Assistenti alla produzione: Francesca Gandini, Michela Signori
Produzione: Accademia Perduta/Romagna Teatri
Anno: 2000
Durata: 2h 30’ circa

Nota dell’autore: La proposta di raccontare la storia di Ustica mi è arrivata nell’estate 1999 da Daria Bonfietti per conto dell’Associazione familiari delle vittime del disastro. Il percorso è durato un anno.Ho lavorato insieme a Daniele Del Giudice e Giovanna Marini e insieme ad altri: consulenti, giornalisti, periti. Ovviamente la difficoltà maggiore è stata l’opera di selezione e sintesi dell’enorme mole di dati contenuti nella sentenza istruttoria depositata dal Giudice Priore. Da questo lavoro è nato un copione. Ma una narrazione non sopporta il peso di una tale mole di informazioni se non si stabilisce tra queste un nesso causale, una relazione diretta; il racconto provoca delle attese in chi ascolta, si pretende di capire, di aver la soluzione ad ogni domanda. Alla fine sempre qualcuno mi chiedeva ‘ma secondo te in poche parole com’è andata veramente?’ Questo è il modo migliore di vanificare due ore di faticosa ricerca di verità.Al mio popolo piacciono i drammoni, le tragedie, ma si appassiona di più al finale che alla ricostruzione della trama. C’è un aereo di passeggeri che cade all’improvviso, è stato colpito? Da cosa e chi è stato? Non posso rispondere a queste domande dirette, ma posso ricostruire tutti gli indizi, le registrazioni e le tracce che permettono di capire cosa quel giorno accadeva nel cielo intorno a quell’aereo.La storia del DC9 I-TIGI è di quelle che vanno raccontate perché contengono tutti gli elementi della tragedia classica, come l’insepoltura, la mancanza di giustizia, il confronto impari tra vittime e potere, ma in più questa vicenda propone alcuni argomenti di stringente attualità. Questa è una tragedia globale perché vittime, testimoni e colpevoli appartengono a paesi e sistemi diversi e non c’è nessun giudice che riesca ad erigersi al di sopra delle differenze e dei conflitti planetari fra ragioni del diritto e ragion di stato tra richiesta di giustizia, esigenza di verità e convenienza del silenzio inconfessabili decisioni, arroganza dei poteri.Nel giugno del 2000 lo spettacolo I-TIGI Canto per Ustica è stato presentato a Bologna capitale europea della cultura per quell’anno, e poi replicato a Palermo nel mese di luglio. La registrazione dello spettacolo di Bologna è stata integralmente trasmessa da Rai 2 a distanza di pochi giorni, nel luglio 2000 ed è stata vista da due milioni di spettatori.Dopo l’esperienza di Bologna e Palermo con Giovanna Marini e il suo quartetto, dopo la trasmissione su Rai 2 e l’uscita della videocassetta registrata insieme ad un quaderno che racconta l’esperienza mia e di Daniele Del Giudice ho sentito il bisogno di tornare all’origine, decomporre tutto il lavoro fatto e ritrovare una narrazione semplice, poco teatrale. Parto quindi dal copione del Canto per Ustica, faccio a meno dei canti di Giovanna, cambio le parole e sera per sera uso lo spazio teatrale come un’aula e seguo l’evolversi della vicenda in un’altra aula, quella del tribunale di Roma dove questa storia viene ancora radiografata, indagata e contestata agli imputati. Mi sembra necessario raccontarla ancora per modificarla, per farla diventare un modo di ragionare su ciò che ci accade intorno.

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Il sito di Marco Paolini


Cinema: Ustica

Ustica di Renzo Martinelli

ANNO: 2016
REGIA: Renzo Martinelli
ATTORI: Marco Leonardi, Caterina Murino, Lubna Azabal, Tomas Arana, Federica Martinelli, Paco Reconti
SCENEGGIATURA: Renzo Martinelli
FOTOGRAFIA: Blasco Giurato
PRODUZIONE: Martinelli Film Company International e WFE
DISTRIBUZIONE: Indipendent Movies e da Zenit Distribution

La trama

Tre sono le ipotesi che sono state di volta in volta avanzate sulle cause del disastro ad Ustica: cedimento strutturale dell’aereo, una bomba a bordo, un missile. Nessuna di queste ipotesi è stata sino ad oggi provata. Frutto del lavoro di tre anni a stretto contatto con due ingegneri aeronautici sulla mole enorme di perizie e testimonianze effettuate nel corso degli oltre trent’anni trascorsi da quella tragica notte del 27 giugno 1980, Ustica porta a una nuova, agghiacciante verità, inconfutabilmente supportata da materiale documentale.