Bonfietti, Sky accredita la bomba e oltraggia la verità

di | 13 Febbraio 2014

Daria Bonfietti“Un oltraggio alla verità storica e giudiziaria” e “un insulto alla magistratura”. Così Daria Bonfietti, presidente dell’associazione familiari vittime della strage di Ustica del 27 giugno 1980 – quando un DC9 dell’Itavia in volo tra Bologna e Palermo si inabissò nel mar Tirreno, abbattuto da un missile durante un duello aereo secondo le conclusioni della magistratura – definisce la trasmissione Indagine ad alta quota andata in onda due sere fa su Sky National Geographic, che ha rilanciato la tesi dell’esplosione di una bomba nella toilette del velivolo. Bonfietti rileva che “in questi giorni si sta portando avanti, su Sky, ripresa immediatamente dal senatore Ncd Carlo Giovanardi, l’ennesimo attacco alla verità storica e giudiziaria su Ustica. Bisogna segnalare che si fanno proprie le tesi di un perito giudiziario, l’inglese Frank Taylor, del quale sia la procura sia il giudice istruttore Rosario Priore hanno rigettato le conclusioni. In questo caso però si va oltre e si attacca pure la buona fede della magistratura e si dice che è stata una operazione voluta per nascondere la verità. E’ questo il fatto grave della trasmissione. Lo stesso Giovanardi finora aveva detto: i periti ve l’avevano già detta la verità. Questo programma deborda, e dice che la verità è stata addirittura nascosta dalla magistratura. E’ troppo”, conclude Bonfietti, lamentando che la sua immagine, insieme a quella di Andrea Purgatori, il giornalista che ha seguito dall’inizio il caso e ha sostenuto la tesi del missile, sia stata inserita in questa trasmissione che “oltraggia la verità”. (Fonte Ansa)

32 pensieri su “Bonfietti, Sky accredita la bomba e oltraggia la verità

  1. Giuseppe

    Ecco Fabio per me l’ha spiegato perfettamente. ha spiegato anche come è avvenuta la sequenza degli eventi e come di conseguenza i rottami si sono dispersi nel mare e come mai erano in una così vasta area e da una spiegazione scientificamente convincente di come i vari pezzi, compresi quelli nei corpi delle vittime, si siano mossi durante la traiettoria e ciò che è accaduto fino all’impatto con il mare. e la sua versione non contrasta anzi collima con le risultanze dell’autopsia. ti ricordo infine che il riposizionamento dei pezzi è stato fatto con le indicazioni degli esperti sul dc9 dell’Alitalia . se poi ti convince di più il precedente posizionamento ti dico che se per quel buco anteriore fosse causato da un missile ce ne deve essere uno anche dall’altra parte , ma in quel caso ci sarebbero stati pochi morti (quelli sulla traiettoria) la zona non interessa gli elementi vitali del velivolo, le maschere di ossigeno sarebbero scese normalmente per la decompressione rapida della cabina ed il pilota avrebbe potuto tentare qualcosa.

    1. Fabio

      Gentile Giuseppe, il mio commento delle 19,42 in realtà era antecedente a quello di gianfranco campus ma è stato postato dopo per via dei tempi necessari all’approvazione del moderatore. Questo per dire che gianfranco campus ha riassunto la questione meglio di me: esaminando solo i fatti, la teoria di Taylor non è più convincente delle altre (es. quella del prof. Casarosa sulla destrutturazione dell’aereo per un “quasi impatto” con un altro veivolo durante una manovra elusiva di uno o più caccia) e viceversa. Tutte le teorie, in quanto tali, sono plausibili ma rimangono, appunto, solo il risultato di interpretazione soggettiva dei fatti che ha obbligato tutti l’utilizzo di verbi al condizionale nei vari commenti.
      Il punto focale della discussione è che la trasmissione di National Geographic non ha fornito al telespettatore TUTTE le ipotesi possibili ma ha rappresentato ed enfatizzato SOLO quella di Taylor come unica verità assoluta, considerando tutti gli Italiani deficienti per non avergli creduto…
      Ognuno è libero di sposare una o l’altra tesi democraticamente secondo i propri convincimenti più o meno provati.
      Potremmo scrivere centinaia di pagine di commenti contrastanti sul come un ordigno possa squarciare un aereo ma non rompere un pezzo di plastica posto a pochi centimentri ma l’unico FATTO che questo articolo di stragi80 voleva rappresentare è che il tenore della trasmissione di Sky – quello si – è stato di “mentalità fascista” perchè ha “bollato come vergognose le opinioni degli altri”.

      1. gianfranco campus

        Innanzitutto grazie a tutti voi che, contrariamente a quanto accade spesso in rete, esponete le vostre idee rispettando quelle altrui. Se non altro, è già un segno di civiltà di per sè. Il problema serio e questa volta vorrei spezzare una lancia a favore di Taylor, è che SOLO il DC9 può dire quello che è successo: mancano troppe parti fondamentali dell’aereo. No resti, no prove. Fabio dice bene, possiamo stare qui per anni a parlare delle varie teorie che, scusate se mi ripeto, tali restano senza prove. Il vero problema è che del DC9 sono state recuperate alcune parti e altre no, secondo la “discrezione” della società francese addetta al recupero. Per esempio, manca qsi parte della strumentazione e del cockpit, fondamentali per capire i parametri di volo al momento dell’interruzione del contatto radar (velocità, orizzonte del velivolo all’impatto, parametri motori, manette, posizione slat, flap, aerofreni etc.) e quello che è stato recuperato, non parla. Siete mai stati a visitare I-TIGI al Museo della Memoria? Fatelo, …..la forza di quel velivolo, con le ali spiegate (a proposito, la sx è strananamente integra) vi colpirà. Non è un posto “triste” e nemmeno lugubre, ma l’aereo ti “guarda”, come se, strenuamente, volesse rivelarci i perchè senza la possibilità di farlo. E noi continuiamo a cercare la verità, non una qualsiasi, non ci innamoriamo di una tesi piuttosto che un’altra: cerchiamo di tener vivo l’interesse su questo dramma, CHE E’ LA COSA PIU’ CIVILE che possiamo fare, costasse anche rivoltare qualsiasi convinzione che oggi ci sembra la più plausibile. Apriamo la mente e rispettiamo quelle 81 persone, per trovare LA verità, qualsiasi essa sia. Grazie

  2. Giuseppe

    ok Gianfranco. in effetti hai ragione nel servizio e nei vari reportage non si parla mai delle registrazioni dei parametri di volo ma solo di registrazioni delle conversazioni interne ed esterne al velivolo. quindi il dc9 dell’Itavia e una versione vecchia per cui non era ancora obbligatorio avere un flight recorder ma solo un voice recorder. in effetti è nei tempi più recenti che si cercano le due scatole nere e si hanno più certezze nelle dinamiche degli incidenti. per quanto riguarda la tua affermazione sulla ala sx quella ti indica solo che il velivolo è impattato più sulla parte dx mentre la sx è entrata subito dopo. del resto è già molto complessa la dinamica degli incidenti stradali che è su due dimensioni che puoi immaginare come si complica su tre. per quanto il rispetto per i morti è e deve essere assoluto ed accetto qualsiasi cosa dicano i parenti delle vittime. per questo non commento mai quello che dice la Bonfietti ma cerco di dire la mia ai commentatori e sono sempre in attesa di conoscere fatti scientifici che migliorino in qualsiasi senso la visione di questo evento. per tale ragione non do alcun peso alle dichiarazioni clamorose o faccio illazioni sul sentito dire. seguo questa vicenda, anche se non in modo assiduo dal 1982 quando vide la trasmissione della BBC trasmessa dalla RAI e ti posso dire che la frase relativa ai tre ritorni spuri che all’epoca era che se e solo se quelli rappresentavano un velivolo quella era una curva di caccia adesso adesso sono certezze assolute.
    grazie per il tuo paziente ascolto

    1. gianfranco campus

      Ciao Giuseppe. solo una precisazione, il Flight Data Recorder era previsto anche allora, ma non ha aggiunto nulla perchè l’interruzione di corrente ha interrotto la registrazione dati, quindi mostra solo parametri di volo che, fino al momento del disastro, erano assolutamente normali. Ecco perchè “speravo” che si ripescasse il cockpit. Comunque, non ne usciremo mai fuori, se non quando si apriranno gli archivi o se si vorrà ripescare quel che rimane (e ormai dop 34 anni….) di I-TIGI.
      E’ un karma, no prove, no verità.

  3. Giuseppe

    ciao Gianfranco,
    scusa il tempo trascorso ma Ustica non è il mio quotidiano e le verità giornaliere sono altre, poi quando il mio dovere di nonno è richiesto io stacco la spina.
    riprendendo il discorso, non farlo diventare un mantra “no prove, no verità”. perché così non ti soddisferà mai nulla. se sei alla ricerca della Verità, quella te la può dare solo Dio. noi mortali possiamo giungere solo ad una verità deduttiva. per tale ragione nel tempo ci siamo costruiti dei modelli di interpretazione della realtà e i modelli scientifici sono quelli più comprensivi. su questi modelli che costruiamo aerei, missili, radar o ideiamo procedure per il controllo del traffico, della sorveglianza per la difesa aerea del territorio. di qualunque modello interpretativo tu ti voglia avvalere devi sempre partire dagli elementi di fatto che si dispone (i resti dell’aereo, i tracciati radar…ecc.) e dai limiti che hanno gli strumenti di misurazione. l’analisi deduttiva deve anche deve anche indicare gli elementi di coerenza con il verificarsi degli eventi. Per tale ragione considero quella di Taylor la migliore finora presentata.
    è vero che non si dispone di tutto il velivolo ma gli elementi di coerenza che dispone i pezzi a disposizione in maniera diversa da quella comunemente accettata, è molto più robusta di ogni altra interpretazione fatta. Ma giustamente come facciamo noi due, non ci innamoriamo delle tesi ed aspettiamo altri elementi scientifici per migliorare le deduzioni possibili.
    ai miei amici che mi chiedono perché propendo per la bomba e non per il missile dico che quando un cacciatore prenderà una beccaccia solo a seguito del rumore dello sparo comincerò a studiare nuove teorie scientifiche che lo rendano possibile. sì Gianfranco, un missile non è nient’altro che una cartuccia super tecnologica dotata di complicatissimi congegni per rispettare gli stessi concetti di fisica ed ottenere lo stesso effetto. come vedi, tutto poi può essere banalmente spiegato ma per assegnare responsabilità giuridiche questo non può e non deve bastare. le vittime esistono e nulla potrà alleviare il dolore delle perdite o attribuire consolazioni.

  4. Salvatore

    Salve ho visto anch’io la ricostruzione fatta da “indagini ad alta quota” e sono del parere che in qualità di produttori del programma, sono liberi o meno di avvalorare, qualsiasi tesi, in questo caso loro avvalorano quella della bomba a bordo, ma a me non ha colpito maggiormente questa loro decisione, ma in particolare tutte le inesattezze riportate, e i dettagli e le incongruenze non riportate. Mi fanno “schifo” soprattutto le interviste fatte ad Andrea Purgatori e tagliate ad arte, che lo fanno apparire come un sostenitore della tesi che avvalora la bomba, quando sin dai giorni successivi al fatto lui sostenne il missile.
    Quindi è normale la reazione e anche prevedibile. Scredito fermamente la puntata di indagini ad alta quota, credendola faziosa e nn completa.

  5. Luigi

    a prescindere dalle conclusioni delle varie inchieste, mi limito a constatare un fatto certo ed incontestabile: la sparizione di moltissime registrazioni radar relative, guarda caso, esattamente ai minuti e secondi cruciali di quanto accaduto: solo questo sarebbe abbastanza per procedere a norma di corte marziale contro tutti i vertici, con e senza stellette….., per non parlare del mig libico caduto sulla Sila…
    ma il Grande Maestro sapeva perfettamente come trattare quelli che pensano che il DC9 Itavia sia caduto a causa di una bomba: “in Verità vi dico, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…”

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