Speciale Matrix su Ustica, on-line la puntata integrale

di | 11 Febbraio 2016

E’ disponibile sul sito di Mediaset la registrazione integrale [guarda] dello speciale di Matrix andato in onda su Canale 5 il 10 febbraio. La puntata, che comprende anche la versione integrale del docufilm di Canal Plus e il successivo approfondimento condotto in studio da Luca Telese, tornerà in onda anche domenica 14 febbraio alle 21.30 su Tgcom24 (canale 51 del digitale terrestre).

50 pensieri su “Speciale Matrix su Ustica, on-line la puntata integrale

  1. Teresa

    = Sull’atterraggio d’emergenza
    Ma non si è sempre sostenuto che le Comunicazioni tra il DC 9 Itavia e le Stazioni Terrestri si interruppero bruscamente nel momento fatale? Punto di domanda.

    1. giuseppe saraceno

      si e no.
      i cavi dell’alimentazione elettrica sicuramente furono danneggiatati (troncati) al momento dell’incidente. l’interruzione della registrazione del voice recorder e del registratore dei dati di volo sono fatti inequivocabili. Secondo il mio modesto parere la rottura dei cavi di alimentazione puo essere stata provocata dal passaggio dei missili attraverso la fusoliera che ha anche attraversato, dal basso verso l’alto, il pavimento della cabina passeggeri (si veda a tal proposito lo strappo al tappetino del pavimento). Altri sostengono che l’interruzione dell’energia elettrica fu provocata dal distacco dei motori. Ma il distacco dei motori avrebbe dovuto essere preceduto da forti sussulti e movimenti dell’aereo e da correzioni e voci concitate tra i piloti e questo non è avvenuto (per certo, non è una mia opinione), l’interruzione invece è avvenuta in modo istantaneo e senza preavviso. compatibile, secondo il mio modesto parere, con l’impatto di un missile, e non con la perdita dei motori.
      Quindi il voice recorder SICURAMENTE si interrumpe con la parola troncata GUA (guarda?) MA:
      la radio potrebbe (dovrebbe?) aver avuto una batteria che avrebbe potuto consentirgli un funzionamento per un breve periodo anche senza l’alimentazione principale.
      Il volo Air Malta dichiarò di avere sentito delle comunicazione via radio da parte di un aereo ma che era in italiano e quindi non hanno compreso e che, probabilmente, ma non è sicuro, l’aereo era proprio il volo Ih870.
      In ogni caso c’e’ una perizia radaristica che dichiara che il volo ih870 continuò a volare anche dopo il primo incidente, anzi stabilì che, dato che il segnale radar migliorò di qualita, l’aereo dopo il primo incidente salì di quota, probabilmente a causa della perdita di peso dalla parte anteriore (quindi, mio commento, a causa dell’impatto con i missili e conseguente fuoriuscita di arredi e, mi spiace dirlo, di passeggeri, dallo squarcio conseguente) fino a quanto i piloti riprendono il controllo dell’aereo e questo si abbassa, perdendo il contatto con il radar.
      Quindi quello che si interruppe bruscamente fu la registrazione di bordo, e questo è una certezza. Invece sulle comunicazione via radio la situazione non è chiara.

      SG

  2. Teresa

    = Per G. S.
    Proprio niente male le sue deduzioni, peraltro corroborate in qualche modo dalle perizie. Grazie tante.

    Restando in tema ne consegue un altro punto di domanda: ma questi Maledettissimi Missili, visto che non se n’è trovata traccia in mare, potrebbero essere stati costruiti con materiale che con il calore delle esplosioni o perfino con la saturazione dell’acqua si sarebbero potuti disintegrare ?? … …

    1. giuseppe saraceno

      Grazie Teresa per aver gentilmente camuffato una legittima critica con una innocente domanda.
      In effetti la domanda che tu fai è “se sono stati dei missili questi dove sono finiti, non avrebbero dovuto essere tra i rottami?.
      Giusta osservazione.
      Il punto dove il dc9 fu colpito dai missili è molto lontano da dove furono trovati i rottami. Il punto fu individuato dai detriti che galleggiavano in mare la mattina del 28. Non ricordo la distanza fra questi due punti ma è notevole, attorno ai 10 km se non ricordo male (bisognerebbe andare sul sito di luigi di stefano per verificarlo).
      Tieni conto che i tecnici, partendo dalla posizione dei rottami, usando un software apposito ma facendo un percorso a ritroso stabilirono il punto in cui il dc9 avrebbe dovuto distruggersi in volo per far arrivare i rottami in quel punto.
      Questo punto NON corrispondeva all’ultimo segnale sui radar, una discrepanza imbarazzante.
      Per far coincidere i due punti si inventarono un errore del radar di fiumicino e spostarono il punto del radar in moda da farlo coincidere (magia) con il punto calcolato.
      Questo per dirti che probabilmente i rottami, o quello che resta, dei missili si troverebbero in un punto diverso dal punto in cui furono trovati i rottami del dc9.
      Per essere didascalici. In un filmato girato durante il recupero dei rottami da parte di una compagnia francese ad un certo punto si sentirebbe la frase (“un missil”), e verrebbe inquadrato la parte posteriore (lo scarico, l’ugello del motore), ma io l’ho solo letto, non ho sentito la frase e guardando il filmato non sono riuscito a capire a cosa si riferivano. quindi te l’ho detto solo per essere preciso.

      ciao

      sg

  3. Ramon Cipressi

    Ma vogliamo smettere di dire stupidaggini?
    Peraltro sottolinate dal “Modesto Parere Personale”?
    Qui del parere del primoche passa, non interessa a nessuno.
    Qui c’è gente che c’è morta e gente che aspetta da 36 anni di sapere perché i loro familiari non sono tornati a casa quella sera.
    Quindi il dovere nostro, se ce ne vogliamo occupare, non è di raccogliere tutta la spazzatura mediatica che troviamo in giro sparsa ad arte o per ignoranza , allo scopo di confondere ancora di più le idee ai Cittadini Italiani.
    Il nostro compito è quello di fare gli “storici” e raccogliere con minuziosa competenza le informazioni più classificate, se proprio vogliamo dare una mano.
    Oppure lasciamo fare ai professionisti e allora ci affidiamo all’ Inchiesta più completa e dettagliata che lo Stato Italiano, spendendo parecchi soldi, ci ha messo a disposizione, cioè il Procedimento Penale Nr.527/84 A G.I. meglio conosciuto come “Inchiesta PRIORE”.

    Tornando ai dati :
    Il DC-9 si è spezzato in 4 secondi all’altezza dell’ordinata 642 come previsto anche dalla casa costruttrice Douglas, nel caso di uscita dall’inviluppo di volo consentito.
    Al termine dei 4 secondi, tutta la parte di coda, motori compresi era volata via, lasciando la fusoliera aperta dai quali uscivano cose e persone.
    Mi volete dire con che cosa avrebbero controllato la semifusoliera anteriore quei disgraziati Piloti?
    Inoltre l’aereo civile ha preso una sberla che lo ha spezzato in due senza che ci fosse un esplosione, dunque che missile lo avrebbero colpito senza esplodere?
    Un Saturn 5, quello che mandava il LEM sulla Luna?
    Perchè nessun missile aeroportato possiede una massa tale da spezzare in due un Liner da 35 tonnellate senza esplodere, al massimo gli fa un buco di 50 cm di diametro e lo passa da parte a parte come se fosse cartone….

    Non se ne può più di sentire argomentare dei dilettanti.

    Se ne volete sapere qualcosa veramente , andatevi a leggere prima l’Inchiesta Priore che molto cortesemente il proprietario di questo Sito, il Giornalista Colarieti, ha messo a disposizione di tutti….
    Per favore….

    1. giuseppe saraceno

      “Perchè nessun missile aeroportato possiede una massa tale da spezzare in due un Liner da 35 tonnellate senza esplodere, al massimo gli fa un buco di 50 cm di diametro e lo passa da parte a parte come se fosse cartone….”

      sg

  4. Chiara

    Gentile signor Saraceno,
    ho letto i suoi commenti sull’assenza della tuta anti-g e sul combustibile non trovato nel mig libico.
    Mi dà l’idea di una persona corretta e competente, perciò vorrei porle alcune domande.
    Ha una sua ipotesi sul perché dei paesi amici e alleati dell’Italia, come Francia e USA, avessero un qualche interesse ad abbattere un volo civile italiano in tempo di pace?
    Inoltre vorrei chiederle come interpreta il segnale d’allarme lanciato dai piloti della nostra areonautica in volo sopra Grosseto con un deliberato atto di guerra verso l’Italia come quello che dipinge lei. Videro caccia libici o caccia di paesi alleati?
    Sono semplici curiosità che sono nate leggendo i suoi commenti che rispetto.
    In attesa di una sua risposta la saluto.

    Chiara

    1. giuseppe saraceno

      Purtroppo in quel momento l’italia era in guerra con la francia, altro che amici. e non sto parlando di una guerra commerciale.
      Era una guerra per interposta persona ma sempre guerra era, guerra con morti e feriti. La francia appoggiava il chad, l’italia appoggiava gheddafi. Chad e Libia erano in guerra per il possesso della striscia di Aouzou, ricca di minerale d’uranio.
      La francia appoggiava apertamente il Chad con aiuti militari diretti, l’Italia sono di nascosto, ma sempre guerra era.
      Tieni conto che all’epoca l’industria nucleare italiana era pari se non superiore a qualla francese, eravamo diretti concorrenti per le forniture nucleri (es osirak) e entrambi i paesi avevano bisogno dell’uranio per i propri reattori, funzionanti o in costruzione.
      Quindi parenti serpenti.

      Su grosseto no so risponderle

      saluti

      sg

    2. giuseppe saraceno

      scusa, mi sono dimenticato di ringraziarti per i complimenti.
      grazie.

      ciao

      sg

  5. Ramon Cipressi

    I Paesi della NATO non avevano nessun interesse ad abbattere un Velivolo Civile italiano, sul quale, tra l’altro non viaggiava nessuna personalità di spicco Politico, tantomeno Gheddafi. Anzi un eventuale “Incidente Militare” avrebbe messo in forte discussione l’installazione dei Missili Nucleari di Comiso, avvenuta poi con successo nel 1981, cioè l’anno dopo, nonostante le forti contestazioni della SInistra italiana.

    Nutarelli, assieme al Comandante Naldini, aveva visto il MiG in coda al DC-9. Il loro TF-104 di ritorno da una esercitazione su Villafranca, assieme ad un allievo, fu deviato dalla rotta di ritorno su Grosseto e madato a Verificare visivamente quello che sicuramente era già apparso sui Radar, almeno dell’AWACS USA che circuitava sull’Appennino. Dai tabulati Radar di Poggio Ballone si vede che il TF-104 seguirà il DC-9 per una cinquantina di km da una distanza di 5-6 miglia restando sempre ad “ore 5″ , cioè in perfetta posizione da osservazione, in grado quindi di vedere l’intruso che a 7200 metri di quota si stagliava perfettamente illuminato dal sole calante sul cielo blu scuro. Dai tabulati, postati di seguito si leggono perfettamente i momenti in cui sono stati sqwokkati gli Allarmi 73 (Colonna SIF1) per 3 volte e la notazione 4200 e 5400 sulla colonna SIF3 che significa ” sotto guida di Aereo Radar” , confermando quindi la presenza dell’AWACS.
    Nutarelli, assieme al Comandante Naldini, aveva visto il MiG in coda al DC-9. Il loro TF-104 di ritorno da una esercitazione su Villafranca, assieme ad un allievo, fu deviato dalla rotta di ritorno su Grosseto e madato a Verificare visivamente quello che sicuramente era già apparso sui Radar, almeno dell’AWACS USA che circuitava sull’Appennino. Dai tabulati Radar di Poggio Ballone si vede che il TF-104 seguirà il DC-9 per una cinquantina di km da una distanza di 5-6 miglia restando sempre ad “ore 5″ , cioè in perfetta posizione da osservazione, in grado quindi di vedere l’intruso che a 7200 metri di quota si stagliava perfettamente illuminato dal sole calante sul cielo blu scuro. Dai tabulati, postati di seguito si leggono perfettamente i momenti in cui sono stati sqwokkati gli Allarmi 73 (Colonna SIF1) per 3 volte e la notazione 4200 e 5400 sulla colonna SIF3 che significa ” sotto guida di Aereo Radar” , confermando quindi la presenza dell’AWACS.
    http://www.mediafire.com/view/s24szbdypc2ci47/Mappa1.jpg
    http://www.mediafire.com/view/ccitmzqm7mbx10w/Mappa2.jpg

  6. Ramon Cipressi

    Scusate il raddoppio del Post (chiedo all’amministratore la correzione)

  7. Teresa

    Validissima la Sua affermazione sui Paesi della NATO … … ma ciò nonostante rimane interminabile la fiumara di stranezze come:
    Il capitano della Saratoga Jim FLATLEY affermò che lui venne a sapere del povero nostro DC-9 Itavia due giorni dopo la tragica caduta, solo quando l’ Ambasciata statunitense di Roma gli fece la richiesta se i radar della Saratoga avessero rilevato qualcosa giorno 27 giugno … …

  8. Enrico Brogneri

    Non ho mai creduto alla tesi della collisione in volo o dell’abbattimento involontario del DC9 conseguito al fallito tentativo francese o americano di uccidere il leader libico Gheddafi. La questione poggia su labilissime disquisizioni senza alcuna concretezza. Esistono, al contrario, gravi indizi che supportano il contenuto della lettera che in data 2 marzo 1994 ho diretta al giornalista Claudio Gatti. Lo scenario ipotizzato nella predetta lettera è stato evidentemente considerato pericoloso, e dunque inenarrabile, dalla terza Corte d’Assise di Roma, tant’è che il Presidente, nel corso dell’udienza dibattimentale del 24.06.2002, ne ha impedito caparbiamente la lettura al difensore del generale Zeno Tascio.
    Sia chiaro allora che, se è pur vero che il Presidente doveva mostrarsi inflessibile nel sostenere che alla Corte non potevano e non dovevano interessare le opinioni del teste, è altrettanto vero che gli inquirenti, che avevano acquisito agli atti la missiva, avrebbero dovuto prendere in seria considerazione l’ipotesi del trasporto dell’uranio e della sostituzione dell’aereo di Castelsilano. Il che mi pare sia stato accuratamente schivato per Ragion di Stato.

  9. Ramon Cipressi

    “L’ammiraglio Flatley, Comandante della Saratoga, dichiarò candidamente che, quella
    sera, tutti i Sistemi Radar della portaerei americana erano spenti per
    manutenzione, pertanto, da bordo, non furono in grado di assistere a
    nessun avvenimento.
    Tralasciando le risate degli esperti di guerra navale, relativamente alle
    dichiarazioni dell’Ammiraglio, si deve anche dedurre che, a meno di
    un’esplosione nucleare nella bassa stratosfera, che avrebbe accecato tutti i
    sistemi elettronici non debitamente protetti, gli operatori radar delle navi
    vicine, poste a protezione della portaerei, tra i quali anche l’incrociatore
    Dale, in quel momento dormissero o fossero tutti ubriachi.

    Diamo un’occhiata a quali sistemi della possente portaerei sarebbero stati
    spenti ed in manutenzione contemporaneamente:
    1 radar Sylvania SPS-10 per ricerche di superficie (scoperta navale);
    1 radar di navigazione LN 66
    1 radar aereo 2D Raytheon SPS-43;
    1 radar aereo 3D ITT Gilfillan SPS-30;
    1 radar per acquisizione bersagli aerei AN/SPS-58;
    1 sistema Tacan URN-25 per controllo aerei;
    Dotazioni ECM, ECCM e IRCM.
    Paradossalmente, la dichiarazione sfrontata del Comandante della Saratoga
    è un’ammissione implicita di colpevolezza.”
    (Da “La Guerra di Ponza”)

  10. Ramon Cipressi

    Egr. Dr Brogneri, lei che è Avvocato dovrebbe essere un pò più “concreto” e non affidarsi al primo Gossip spazzatura che parla di Israeliani, di Uranio e di Mossad, sennò tra poco troveremo gli esperti di Ufologia su questo eccelente Sito che cercheranno di convincerci dell’ennesima invasione Aliena.

    Ripeto a tutti:
    ” Questo è un Sacrario, siamo al cospetto di Coloro che sono Morti innocenti.
    Qui non si può fare Gossip e parlare a vanvera.
    Qui bisogna misurare le parole, essere certi di cosa si scrive, produrre le Fonti a comprova delle nostre affermazioni… sennò offendiamo le Povere Anime che stanno ancora vagando in cerca della Giustizia e della Verita…. se non siamo certi di ciò che scriviamo e meglio tacere … meditare … e pregare…”

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