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Il messaggio del Presidente Mattarella nel 38° anniversario della strage di Ustica

«L’immane tragedia di Ustica, il 27 giugno 1980, ha impresso un segno indelebile nella memoria della Repubblica, con le tante vite spezzate dei passeggeri e dell’equipaggio in quel volo di linea Bologna-Palermo, profonda ferita inferta alla coscienza civile del nostro Paese.
In questo giorno di memoria desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari delle vittime innocenti e far sentire loro la solidarietà che, oggi come 38 anni or sono, il Paese intende testimoniare.
Grandi le sofferenze – materiali e morali – che hanno dovuto sopportare. La loro tenacia e la loro incessante ricerca della verità hanno sollecitato passi significativi per ricostruire le circostanze e le responsabilità di quella strage che ancora pretende una conclusiva, univoca ricostruzione.
La professionalità di tanti uomini dello Stato ha consentito, nel tempo, di avvicinare questo traguardo. Il loro lavoro e il loro senso del dovere hanno reso onore alle istituzioni democratiche. Mi auguro che si riesca ancora a procedere nel cammino di verità, favorendo anche la collaborazione di istituzioni di Paesi alleati e amici, con i quali condividiamo i valori più profondi di umanità e di civiltà.
L’unità di popolo che l’Italia è capace di esprimere nei momenti più drammatici della sua storia – e tra questi certamente va iscritta la strage di Ustica – conferma di essere una risorsa cruciale, un grande patrimonio comune, che non va in alcun modo disperso, a difesa della Repubblica».
(il testo del messaggio sul sito del Quirinale)

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