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Ustica: Colarieti, Governo ha perso un’occasione per la ricerca della verità

«Il governo italiano ha perso un’altra occasione per fare un passo avanti nella ricerca della verità sulla strage di Ustica e sulla sorte degli 81 italiani che il 27 giugno 1980 persero la vita mentre a bordo di un Dc9 Itavia andavano da Bologna a Palermo. Anche in quest’ultima missione del premier Berlusconi in Libia, infatti, non c’è stato alcun riferimento, nè accenno o dichiarazione d’intenti, in merito». È quanto dichiara il giornalista Fabrizio Colarieti, curatore del sito internet www.stragediustica.it che raccoglie gli atti dell’inchiesta sulla strage. «Da anni i familiari delle vittime, la magistratura e gli italiani chiedono alla diplomazia, e alla Libia in particolare, di occuparsi di questo caso. Come è noto – ha proseguito Colarieti – l’istruttoria del giudice Rosario Priore ha concluso che l’incidente sarebbe occorso a seguito di un’azione militare di intercettamento di cui l’aereo civile italiano rimase vittima fortuita. Le stesse indagini hanno concluso che quella sera, nello stesso contesto, erano in volo sul basso Tirreno, non solo caccia italiani, ma anche francesi, statunitensi e libici». Colarieti ha ribadito che «nessuno di questi tre paesi ha mai, fino in fondo, raccontato la verità nè ha mai risposto alle decine di rogatorie promosse dalla nostra giustizia. Gheddafi ha più volte dichiarato lui e il suo Paese furono vittime tanto e quanto il nostro e che il vero obiettivo di quell’azione di polizia internazionale fosse lui stesso».

4 marzo 2009 (ANSA)

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